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AOKIGAHARA : LA MISTERIOSA FORESTA DEI SUICIDI!

Aokigahara (青木ヶ原?), conosciuta anche col nome di Jukai (樹海? in giapponese letteralmente “mare di alberi”), è una foresta di 35 km² situata alla base nord-occidentale del Monte Fuji in Giappone.

La foresta è composta in gran parte da rocce laviche, caverne di ghiaccio, fitti alberi e arbusti, che frenando l’azione del vento rendono la foresta particolarmente silenziosa.La foresta è inoltre tristemente conosciuta in Giappone e nel resto del mondo soprattutto per essere teatro di numerosi suicidi,54 commessi nel solo 2010,nonostante la presenza di numerosi cartelli, in giapponese e in inglese, che invitano le persone a riconsiderare le proprie intenzioni.

Le statistiche affermano che questo è il secondo posto nel mondo dove più persone si suicidano (il primo è il Golden Gate di San Francisco).

L’incidenza dei suicidi è motivo di preoccupazione per le autorità che, nel tentativo di invertire la situazione, hanno posto dei cartelli agli ingressi della foresta che offrono aiuto ai visitatori. Inoltre, hanno distribuito materiali in taxi, alberghi e siti turistici, oltre a sensibilizzare la popolazione locale a osservare volontariamente strani comportamenti nei visitatori.

La notorietà di Aokigahara risale al 1960, quando fu pubblicato “La Torre delle onde”, romanzo di Seicho Matsumoto, uno dei più noti scrittori giapponesi: il libro racconta la storia di una coppia di giovani innamorati che si tolgono la vita nella foresta. Da allora, è apparsa spesso come sito di suicidi in altri romanzi, programmi televisivi e film, tra cui due di produzione americana del 2016, “The Forest”, un thriller horror e il drammatico “The Sea of Trees”, Il mare di alberi.

Aokigahara mette a nudo le paure primitive dell’uomo. Durante il giorno, infatti, è un luogo come tanti e addirittura dotato di un certo fascino

Perché Aokigahara riscuote tanto successo tra il popolo? Il punto fondamentale è nell’ambientazione capace di portare allo scoperto le paure ancestrali dell’uomo. La foresta è così intricata che esistono sprazzi interamente al buio, non illuminati dalla luce della Luna. Gli animali sono sporadici, tanto che è difficile sentire il canto di un uccello e l’aria risulta silenziosa, gelida. Aggiungiamo i tronchi sottili degli alberi, che la coda dell’occhio può scambiare per “spettri”, e il fatto che i depositi di ferro nel sottosuolo possono destabilizzare gli strumenti elettronici come i cellulari e il GPS.

Risultato: una stupenda foresta di giorno, un terrificante abisso di notte dove si annidano i demoni della mente.

 

tratto da wikipedia

fonte www.straniluoghi.com

 

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