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LA GUERRA IN UCRAINA, LE VERITA’ NASCOSTE – Seconda puntata

La guerra in Ucraina, le verità nascoste – Seconda puntata

Continua la nostra ricerca sulle verità della guerra in Ucraina

Guarda anche – La guerra in Ucraina, le verità nascoste – Prima puntata

Come abbiamo scritto nell’articolo precedente, ci sono persone che bisogna conoscere e indicare per poter capire le verità nascoste.

Chi è Victoria Nuland?

 

 

 

 

 

 

 

 

Victuria nuland è una diplomatica statunitense dell’amministrazione Obama di origine ebraica, che ricopre la funzione di responsabile della politica Euro-Asiatica Americana.
Nel 2013 mentre iniziava a montare la rivoluzione in Ucraina, la statunitense spiegava alla convention US Ukraine Foundation che gli USA avevano investito oltre 5 miliardi di dollari per portare l’Ucraina nell’orbita occidentale.

E nei giorni della rivolta in piazza Maidan si fece riprendere dalle TV di tutto il mondo mentre portava viveri ai dimostranti. Giusto per far capire chi stava dientro a quella rivolta “Spontanea” di popolo.

Fu sempre lei in una telefonata all’ambasciatore USA a Kiev ad esclamare “Fuck the E.U.!”
Liquidando con un bel “L’Europa si fotta!” i tentativi di mediazione della Merkel e dell’Unione Europea per scongiurare lo scoppio delle ostilità.

L’intercettazione integrale della telefonata di Victoria Nuland

 

L’articolo sul Corriere della Sera



 

Chi sono i “CyberBerkut” ?

L’intercettazione della telefonata di Victoria Nuland fu opera dei cosidetti “CyberBerkut”. Un gruppo di hacker Ucraini filo-russi (profondamente finanziati da Mosca)
Sempre loro hanno hackerato siti Nato, violato la mail dell’ambasciata Usa e di molti ministeri ucraini, bloccato telefonini di esponenti del governo di Kiev e danneggiato sistemi informatici.

Tali simpaticoni nel Giugno del 2015 violarono il server dell’attuale Presidente Ucraino Poroshenko e tirarono fuori tre documenti firmati da George Soros, il multimiliardario finanziere e filantropo espressione della tecnocrazia illuminata.

Riportiamo di seguito l’articolo del Giornale.it che fa ben capire le cose come stanno veramente.

Sono tre file importanti che fanno capire chi tiene le fila della strategia occidentalista a Kiev:

  1. una lettera, datata dicembre 2014, indirizzata a Poroshenko e al Primo Ministro Yatsenyuk
  2. un documento, datato marzo 2015, nel quale Soros (che si firma ironicamente: “autoproclamato difensore della nuova Ucraina”) delinea la “strategia globale a breve e medio termine”
  3. un documento non datato di analisi militare.

Nella lettera a Poroshenko, Soros racconta delle pressioni da lui fatte sull’Unione Europea (Juncker e Tusk) e sul Fmi (Lagarde) per concedere ulteriori aiuti all’Ucraina “che ha bisogno di un pacchetto finanziario più grande dei 15 miliardi di dollari attualmente previsto per mantenere il tenore di vita a un livello tollerabile”; ma perché il prestito arrivi occorrono segnali più sostanziosi “nell’intraprendere riforme radicali”.

In attesa della decisione del Consiglio d’Europa d’impegnarsi con il FMI, Soros preannuncia che interverrà personalmente sul ministro del Tesoro americano Jack Law affinché la Fed attui un accordo di currency swap di tre mesi con la Banca Nazionale Ucraina.

UN’ANALISI DELIRANTE…

Gli altri due documenti chiariscono chi sta alimentando il rischio di una guerra dell’Occidente contro la Russia.
Nel documento di strategia, Soros analizza lo scenario compelssivo e spiega come intende intervenire.
Secondo il finanziere, a Putin non interesserebbe una vittoria militare che gli consegnerebbe solo una parte dell’Ucraina, ma preferirebbe il crollo finanziario (con conseguente caos politico) che destabilizzi tutta l’Ucraina.
Lo scenario che Soros dipinge è delirante: se l’Ucraina crolla, Putin diventerebbe un pericolo per l’intera Europa. Quindi occorre fare tutto il possibile per aiutare la “nuova Ucraina” (cioè la sua) attraverso una doppia strategia: militare (in carico agli Stati Uniti) ed economica (in carico all’Europa).

Da un punto di vista militare gli Usa devono:

  • dare all’Ucraina “assistenza militare letale (…) per resistere alla forza schiacciante di Russia”.
  • rifornire l’Ucraina di armi difensive di sofisticazione pari per contrastare quelle avversarie; “nel linguaggio del poker l’America deve andare al vedo, ma senza rilanciare”
  • addestrare personale ucraino  in paesi esteri (per esempio in Romania), in modo da dissimulare l’attività Nato in Ucraina.

Da un punto di vista economico l’Europa deve:

  • mantenere e rafforzare le sanzioni occidentali contro Mosca (sanzioni che, ricordiamo, secondo l’Istat nei soli primi quattro mesi del 2015 sono costati alle imprese italiane due miliardi di euro)
  • ripristinare “una minima stabilità monetaria e il funzionamento del sistema bancario” preservando l’integrità e l’autonomia della National Bank of Ukraine
  • firmare un accordo quadro  “per destinare 1 miliardo di euro all’anno all’Ucraina da parte della Commissione Europea.

In altre parole gli Usa dovrebbe impegnarsi militarmente in Ucraina più di quanto s’impegnano contro l’Isis; e l’Europa dovrebbe fare economicamente per Kiev quello che non fa per Atene.

 

Chi è George Soros? – Il Manovratore

 

George Soros è un imprenditore e attivista ungherese naturalizzato statunitense. Nato a Budapest in una famiglia ebraica…

Politicamente è un sostenitore del movimento liberal del Partito Democratico degli Stati Uniti e un finanziatore di gruppi per i diritti umani con un marcato interesse per la filosofia, a partire da quella del suo insegnante giovanile, Karl Popper.

Soros è considerato da alcuni come uno degli investitori di maggior successo nel mondo

Al maggio 2017, Soros aveva un patrimonio netto stimato in 25,2 miliardi di dollari, una delle trenta persone più ricche del mondo.

LA FONDAZIONE PER LA RINASCITA INTERNAZIONALE

L’interesse di Soros per l’Ucraina non è cosa recente. Furono i suoi soldi (sotto forma di Fondazioni umanitarie e controllo sui media) a finanziare la rivoluzione arancione del 2004 che spinse al potere il suo amico banchiere Juščenko.

L’ingerenza di Soros sugli eventi ucraini è ammessa da lui stesso; in questa intervista alla Cnn del 2014 conferma di aver “creato una Fondazione in Ucraina prima che il paese diventasse indipendente dalla Russia”. La Fondazione “è tuttora attiva; e ha svolto un ruolo importante negli eventi attuali”.

La Fondazione di cui parla Soros è la International Renaissance Foundation, da lui stesso definita “ramo ucraino della Fondazione Soros”, citata nei documenti pubblicati come finanziatore unico del Consiglio Nazionale delle Riforme (NRC) organismo governativo composto da Parlamento, Presidente e società civile e che ora sarà inserita nel Project Management Office l’ente che dovrà gestire i progetti economici ucraini e le attività di riforme statali.

Appare sempre più chiaro che il conflitto in atto tra Occidente e Russia, è voluto e alimentato da circoli finanziari di cui Soros è il referente principale. Liquidare tutto questo come “complottismo” è solo un modo stupido per non ammettere il deficit democratico e il controllo sempre maggiore che una tecnocrazia illegittima esercita sulla sovranità popolare e sui destini delle nazioni; è questo il vero pericolo per l’Europa.

 

Chi è Hunter Biden?

 

Hunter Biden è’ un brillante avvocato d’affari figlio dell’ex vicepresidente americano Joe Biden.

Joe Biden con l’ex presidente americano Barack Obama

Poche settimane dopo che il papà si è recato in visita a Kiev per selezionare di persona il nuovo futuro presidente Poroshenko, il giovane rampollo si è trovato ispiegabilmente nel consiglio di amministrazione di Burisma, colosso energetico Ucraino, con il compito di gestire relazioni internazionali e accordi finanziari per il GAS ed il petrolio Ucraino.

Joe Biden con il presidente Ucraino Poroshenko

 

Ad oggi sono molteplici funzionari dell’amministrazione Obama reclutati come esperti amministratori in Burisma
Qualche esempio?

Basta semplicemente guardare la pagina del “board of directors” di Burisma.

 

 

Oltre a Hunter Biden come direttore c’è anche un certo Joseph Cofer Black

Chi è Joseph Cofer Black?

è un ex funzionario della CIA che è stato nominato Ambasciatore per l’Antiterrorismo dal Presidente George W. Bush e ha guidato l’Ufficio di Controterrorismo nel Dipartimento di Stato americano fino alle sue dimissioni nel 2004. In precedenza, Black ha lavorato nella direzione delle operazioni presso la Central Intelligence Agency (CIA) e il direttore del Centro anti-terrorismo della CIA (CTC).

Attualmente direttore presso Burisma, colosso energetico Ucraino.

 

 

Segue terza puntata – Il massacro di piazza Maidan

 

 

 

 

 

 

 

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