POLITICA

SPEGNETE IL FARO DA 72000 WATT DI PORTO MARGHERA

In questi giorni stiamo assistendo ad un atto di pura follia!!! A Venezia, per celebrare il centenario della nascita di Porto Marghera, si stà accendendo un potentissimo faro da 72000 watt (lo stesso che a New York ricorda le torri gemelle) che spara un fascio di luce verticale visibile a 100 km di distanza. Questo nonostante esista una legge regionale veneta che vieta espressamente tali operazioni – Art. 9 della legge contro l’inquinamento luminoso ” …… È vietato, su tutto il territorio regionale, l’utilizzo anche temporaneo, di fasci di luce fissi o rotanti, di qualsiasi colore e potenza, come i fari, i fari laser, le giostre luminose e ogni tipo di richiamo luminoso, a scopo pubblicitario o voluttuario, come i palloni aerostatici luminosi e le immagini luminose che disperdono luce verso la volta celeste. È altresì vietata l’illuminazione di elementi del paesaggio e l’utilizzo delle superfici di edifici o di elementi architettonici o naturali, per la proiezione o l’emissione di immagini, messaggi o fasci luminosi, a scopo pubblicitario o voluttuario….”. Oltre a questo lo vieta espressamente l’art. 23 del codice della strada che vieta le forme di illuminazione che possano distrarre dalla guida.
Naturalmente molte sono state le proteste e sono anche partiti le diffide, gli esposti e le denuncie da parte di ARPAV (Azienda Regionale Prevenzione e Protezione Ambientale Veneto) e Venetostellato, ma se nei prossimi giorni non succederà nulla tra un po’ qualcuno si sentirà autorizzato ad illuminare le Tre Cime di Lavaredo o la Marmolada e chi più ne ha più ne metta.
Invito chiunque a sottoscrivere questa petizione e fare tutto il possibile affinchè questo insensato evento possa terminare. Marghera si sarebbe potuta festeggiare in 1000 altri modi diversi senza violare alcuna normativa.   L’area di porto Marghera è riconosciuta, anche dall’Osservatorio Regionale sull’inquinamento luminoso istituito dalla summenzionata Legge Regionale, come l’area a maggior impatto nel territorio della Regione Veneto, essendo già responsabile di una grossa percentuale dell’inquinamento luminoso nel nostro territorio

Il Comune va avanti per la sua strada e ribadisce di essere in possesso di tutte le autorizzazioni del caso, comprese quelle degli enti aeronautici, visto che il fascio di luce di Ramses II che parte dal arriva fino a 12 chilometri di quota. «Vedremo come andrà a finire questa storia», ha sottolineato ancora Leopoldo Dalla Gassa, presidente di Veneto Stellato, coordinamento regionale contro l’inquinamento luminoso. «Il fascio di luce mercoledì sera lo si vedeva perfino da Marostica, a 58 chilometri di distanza e lo abbiamo fotografato. Non ci fermeremo certo all’esposto depositato in Procura a Venezia e alla Corte dei Conti per ipotesi di abuso d’ufficio e danno erariale da parte del Comune. Stiamo pensando anche di chiedere conto alla Polizia municipale proprio di Venezia, visto che il faro violerebbe non solo la legge regionale del 2009 sull’inquinamento luminoso, ma anche il Codice della strada. I vertici della Polizia municipale veneziana si assumeranno la responsabilità in caso di incidenti stradali causati da distrazione nel guardare il fascio di luce? ».

«Natalino Balasso», aggiunge Dalla Grassa, «ha fatto bene a scrivere quel post sui social, ha

perfettamente ragione nel sollevare dubbi su questa vicenda. Sinceramente il Comune di Venezia poteva investire i soldi del faro per aiutare la gente in difficoltà: 72 mila watt corrispondono ai consumi elettrici mensili di una cinquantina di famiglie».

STRANILUOGHI

 

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